RACCONTIAMOCI COME STIAMO

Non credevo che saremmo di nuovo arrivati ad un’altra chiusura delle scuole…e invece eccoci  qua. Dopo due settimane le nostre vite sembrano essere tornate indietro nel tempo e non emergono bei ricordi ripensando a quello che successe lo scorso anno, la sensazione è che niente sia servito e lascia il nostro essere indifeso e impotente.

Essere a casa, al sicuro, pur essendo pagati è un privilegio di poche persone e lavorare con la didattica a distanza mette distanze che non vorrei proprio.

Mi mancano i vostri bambini, le nostre passeggiate, corse ad esplorare il mondo in territori che sono diventati la nostra quotidianità, nel momento in cui la primavera esplode ci stiamo perdendo momenti bellissimi e mi assale una tristezza  infinita saperli chiusi in casa, anche se per fortuna molti di voi hanno un giardino!

Siamo tutte mamme e anch’io vedo mia figlia “scalpitare” e innervosirsi facilmente perché questa vita non le appartiene  e non può  essere il futuro. Così ci attacchiamo alla speranza, alla pazienza, a volte per non risponderle male conto mentalmente, altre cerco le parole per non accusarla, altre mi arrabbio e basta!

Ho scritto questo testo per rendervi partecipi dei  miei sentimenti, alla ricerca di un dialogo costruttivo e magari non sentendoci sole, possiamo renderci conto di quanto siamo forti comunque anche nelle nostre fragilità e insieme lo saremo ancora di più!

Presto torneremo a vivere per davvero e non in attesa che qualcosa cambi, perché qualcosa è già cambiato.

E se qualcuno vuole raccontarci come sta vivendo in famiglia questo nuova chiusura siamo qui ad ascoltarlo/a.

la vostra maestra Sara.