Scuola nel Bosco di Pavullo

La Felicità è una cosa semplice!

Recensioni di libri per bambini cresciuti

Quando sta mattina ho aperto gli occhi il mio primo pensiero è stato l’ultimo della sera scorsa: leggere. Sono uscita silenziosamente dal mio letto, ma prima di dirigermi verso le pagine ormai virtuali della mia rivista preferita, ho controllato la mia avidità di lettrice e ho razionalizzato. Bene creerò un rituale attorno ai mie articoli: caffè, tazza elegante, preparo la colazione al mio amore e poi finalmente il momento arriva. Mi siedo, apro lo schermo, leggo.

E’ nato questo dalla quarantena: una voglia di leggere al limite della dipendenza.

Una storia senza fiato

Ho scoperto nel 2020 la serie di libri di cui il primo è L’amica geniale scritti da Elena Ferrante. Mi fa sempre molto pensare quando gli autori pubblicano  i loro libri con pseudonimi senza svelare la propria identità. Richiama alla memoria le autrici donne che volevano scrivere, ma la loro condizione di genere glielo impediva (Charlotte Bronte è solo un esempio). La Ferrante afferma che i suoi libri non hanno bisogno di un Nome che li presenti poiché si presentano da soli e sono autosufficienti. Comunque  lo pseudonimo è diventato per il lettore un’autrice reale  e forse l’autrice invisibile voleva proprio questo: creare un suo doppio accanto a se stessa esattamente come Lenù e Lila.

Storia coinvolgente, appassionante che ti costringe a tenere gli occhi incollati alle pagine e intorno non esiste più nulla: figlie, pranzi, bucato…nulla. Ti costringe a portarti il libro dietro come se fosse un’estensione di te. Vuoi sapere cosa fa Nino e quasi lo ami come fa Lenù: diventa un’ossessione. Segui le vicende di questa amicizia tormentata e accanto al personaggio del libro ti crei il tuo, un po’ modificato in base alla tua di storia. Le introspezioni della voce narrante spesso si spingono a degli estremi assurdi di fragilità e sensazione di inferiorità. Ma ami tutto del libro anche ciò che odi. Lato negativo: crea dipendenza. E la dipendenza mi fa molta paura, soprattutto ora che ho smesso di fumare e cerco di annullare la dipendenza da fumo. Quindi sopraffatta da questi pensieri e dal segno infausto di aver perso il quarto volume della serie, ho deciso di fermarmi. Mi sono fermata su un aereo pronto a decollare che portava Nino e Lenù in Francia.

E mi piace sognare, almeno per ora, come continua la loro storia. E non so ancora quando sarò pronta ad immaginarla leggendo l’ultimo volume.

 

Intanto la rivista Internazionale consiglia:

Le regole Restare a casa
1 Ora non hai più scuse: la tua nuova missione sono le pulizie di primavera. 2 Leggi i libri nell’ordine

in cui li hai impilati sul comodino nel corso dei mesi. O degli anni. 3 Esplora i tutorial di cucina su
YouTube per stupire i tuoi ospiti (quando potrai di nuovo invitarli a cena). 4 Se vuoi emozioni forti
lascia stare Scarabeo e Monopoly e concentrati su Risiko. 5 Cerchi una serie che duri abbastanza a
lungo per coprire l’emergenza? Grey’s anatomy ha 358 episodi.

 

 

Se anche voi, cari bambini cresciuti, avete gli stessi sintomi … non vi allarmate!! Condivideteli con noi e quindi con tutti gli altri scrivendo recensioni e commenti di libri o articoli che state leggendo e inviateceli. Penseremo noi a pubblicarli!!

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